Biodigestori – Impianti per l’Economia Circolare e la lotta al Cambiamento Climatico

Venerdì 6 novembre 2020, ore 17.00

Breve Report dell’evento

L’evento si è svolto online attraverso l’utilizzo della piattaforma GoToWebinar ed ha avuto una durata totale di 2h e 40min.

Si sono totalizzate 190 registrazioni all’evento, alle quali hanno fatto seguito 126 connessioni effettive.

Le statistiche elaborate dalla piattaforma hanno registrato un buon livello di attenzione dei partecipanti (con un livello medio di attenzione di 77 su 100) ed una durata di connessione che in molti casi ha superato abbondantemente le due ore.


Le domande dei partecipanti

Biral Alberto – Vicesindaco di Carpegna

Vorrei sapere dove si dovrebbe fare questo impianto e se questo può portare uno sconto ai cittadini sulla bolletta

Fiore Gianluca – Verdi città di Varese

Ma il biometano non contribuisce ad alimentare l’insieme dei gas serra? Che io sappia, il metano è uno dei peggiori (con un GWP 23 volte più elevato della CO2)…

Pierotti Federica

Come si possono vedere le domande che sono state formulate dagli ascoltatori e le risposte fornite?

Torcoletti Andrea – DiversaMente

Impianto di produzione di energia elettrica con biogas proveniente da processi di fermentazione anaerobica, impianto fotovoltaico a terra e impianto biodigestore possono convivere in ambiti ravvicinati? Ci sono delle distanze minime previste dalla legge?

De Angelis FrancescoEcoelpidiense

In provincia di Pesaro attualmente è in fase di autorizzazione un progetto per la realizzazione di un impianto di compostaggio anaerobio nel comune di “terre roveresche”, questo impianto potrebbe essere autorizzato entro qualche mese, come mai non è stata fatta menzione in questo dibattito?

Doglioni Lodovico – Lega Provincia PU

Si possono avere le slide?

1) Situazione attuale e scenario prospettico del ciclo dei rifiuti
Prof. Alessandro Marangoni (CEO Althesys)

2) Progetto impianto biodigestore
Dott. Mauro Tiviroli (AD MarcheMultiServizi)

3) Vantaggi del biodigestore

Ferraro Pierluigi

Sui giornali si legge che sarà di dimensioni enormi, molto maggiore di quanto raccomandato dalla Regione, e non si integra il biodigestore con piccoli impianti aerobici di comunità, così come da Legge Regionale?”

Mei GiancarloAssessore Comune Montecalvo in Foglia

Considerato l’impatto positivo per l’ambiente, economicamente quale fatturato annuale è previsto e quale rendita potrà dare l’impianto?

Patrizi Paolo

Dove si pensa di realizzarlo?

Perlini Settimio

C’è la possibilità di programmare il trasporto dedicato con camion a Biometano tipo Stralis Iveco per completare il ciclo e ridurre inquinamento?

Ruggeri Mirco – Sindaco di Carpegna

Non sarebbero meno impattanti impianti più piccoli e sparsi sul territorio provinciale?

Vitali Rosati Solidea – giornalista Il Resto del Carlino

Una rete di piccoli compostatori nell’entroterra e un biodigestore da 30mila tonnellate l’anno per le grandi città come Pesaro e Fano potrebbe essere un piano alternativo sostenibile ed efficace ad un solo biodigestore da 100mila tonnellate l’anno per una o più province?

La trasformazione del digestato in compost è una fase delicata: se non costruita a regola d’arte può generare inquinamento. Quali statistiche abbiamo riguardo questa eventualità?

Sono molto diffusi i biodigestori anaerobici a secco in Italia? preferiti rispetto ad altri tipi di impianti per lo smaltimento dell’organico? se sì, per quale ragione?

Un impianto da 100mila tonnellate potrebbe rispondere al fabbisogno di due provincie come Pesaro Urbino e Ancona? Nella pianificazione è stata ipotizzata la possibilità di un biodigestore per entrambi le province citate? E’ previsto dai piani d’ambito provinciali dei territori citati?

Quale unità di misura, signor Tiviroli, riguardo la produzione dei rifiuti produttivi fatti dalla provincia di Pesaro Urbino? da lei citati nel suo intervento?

L’autorizzazione integrata prevede i classici 60 giorni di pubblicazione in albo della Provincia Pesaro Urbino per l’eventuale presentazione da parte degli interessati di osservazioni?

Sanchioni Stefano

Ogni nuovo impianto richiede ‘materia’ ogni giorno. Nella fattispecie di impianto anaerobico, dietro la produzione di energia, si legittima, se non incentiva, la produzione di rifiuti organici, sfalci, potature e colture dedicate. Oltre ad avere anch’esso diversi problemi ambientali (vedere anche Position Paper ISDE https://www.isde.it/position-paper-il-trattamento-della-frazione-organica-dei-rifiuti-urbani-forsu-febbraio-2015), presenta, di fatto un orizzonte assai poco conciliante con la strategia di diminuzione della produzione di rifiuti, gerarchicamente più in alto nelle legislazioni europee ed italiane.

Se la risposta al fatto che oggi i camion con il nostro organico fanno tanti chilometri è di fargliene fare meno, credo che si possa anche cercare di far viaggiare, semplicemente, molti meno camion. Il compostaggio aerobico fatto bene potrebbe essere di aiuto, nonché da preferire sulla base di una legge regionale approvata lo scorso anno e ignorata nella pianificazione provinciale.

La produzione di energia rischia di essere sempre l’obiettivo dominante rispetto alla riduzione dei rifiuti.

Perché quindi non provare nemmeno ad immaginare o pianificare l’utilizzo di compostaggio aerobico diffuso sul territorio, con diminuzione cospicua di traffico veicolare e minor impatto ambientale e sociale?

Ps: no risposte che tirano in ballo la sostenibilità economica, perché in varie zone d’Italia l’aerobico si è dimostrato ampiamente sostenibile a livello economico.

Benini Luciano – Forum provinciale Beni Comuni

Posto che sono favorevole al biodigestore (anzi siamo in grave ritardo) chiedo:

Perchè ormai da 3 anni l’ATA non approva il piano d’ambito, così come la Regione ha sollecitato di fare, e non ha inserito il biodigestore in questo piano d’ambito, cosicchè lascia mano libera al privato di realizzarlo invece che consentire che lo possa fare solo l’ente pubblico?


 

WEBINAR

“Biodigestori – Impianti per l’Economia Circolare e la lotta al Cambiamento Climatico”


Abbiamo il piacere di invitarLa a seguire l’evento webinar che si terrà:

venerdì 6 novembre 2020, ore 17.00

 

PROGRAMMA


Apertura dei lavori
Giuseppe Paolini, Presidente Provincia di Pesaro e Urbino

Introduzione ai lavori
Marco Ciarulli, Direttore Regionale Legambiente

Relazione
Stefano Ciafani, Presidente Nazionale Legambiente
Biodigestori – Impianti per l’Economia Circolare e la lotta al Cambiamento Climatico

Intervento
Alessandro Marangoni, CEO Althesys srl
Situazione attuale e scenario prospettico del ciclo dei rifiuti in Italia

Contributi di:
ATA Rifiuti n°1 Marche Nord
Aset spa
Marche Multiservizi spa

Partecipa
Stefano Aguzzi, Assessore all’Ambiente Regione Marche

Moderatore
Rosalia Cipolletta Fabbri – Presidente Circolo Legambiente “Il Ragusello” di Pesaro

Il link alla piattaforma e le credenziali di accesso saranno comunicate dopo aver
effettuato la registrazione al seguente
link :

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfT6OJnLewWAKtRRosEeCh2HkfW5ylU6TFLw_pbq-cg_rJSVA/viewform

SegreteriaLegambiente Pesaro (tel. 340 8367118 – cipollettafabbri@libero.it)

Scarica QUI la locandina.

Precedente Divieto di fumo nei parchi e nelle spiagge Successivo Tesseramento 2021